
SERENA SUL VELLUTO, FUORI WOZNIACKI E RADWANSKA
Tennis. Chissà, magari in cuor suo aveva anche covato una flebile speranza. Del resto, sognare è legittimo. Dopo aver eliminato Venus – o ciò che ne rimane -, la giovane britannica ha dovuto fare i conti con la realtà, abbandonando ogni velleità onirica. E il risveglio, con Serena di mezzo, non poteva che essere brusco. È finita con un doppio 6-2 in poco più di un’ora e 15 minuti di gioco. Robson ottiene il break in apertura, ma il suo è un fuoco fatuo. Serena non fa una piega, breakka tre volte la sua avversaria e si prende il set. Nel secondo parziale, sul 2-2, la britannica non riesce a sfruttare due palle break; da lì in poi Serena diventa padrona del campo. Troppi i 5 break subiti dalla Robson, che con la seconda ha ottenuto un misero 28% (6/21); troppi anche i 35 errori gratuiti, a fronte degli 11 commessi dalla Williams.
Fuori a sorpresa Agnieszka Radwanska, numero 4 del seeding. La polacca si è arresa a Simona Halep, numero 64 del ranking, in due ore esatte di gioco. La rumena, che all’esordio ha triturato Svetlana Kuznetsova, aveva perso tutti e tre i precedenti. Dopo un primo set tirato, risoltosi al tie-break in favore di Radwanska, Halep è letteralmente salita in cattedra, dimostrandosi nettamente superiore. È finita 6-7(2), 6-1, 6-2. Questa sconfitta interrompe una serie di 42 partite consecutive vinte dalla polacca contro giocatrici fuori dalla top 50. Tra le teste di serie, da segnalare anche l’eliminazione di Nadia Petrova (11), battuta da Carla Suarez Navarro col punteggio di 3-6, 6-2, 7-6(1).
Continua il momento no di Caroline Wozniacki. L’ex numero 1 del mondo, dopo le premature sconfitte di Stoccarda e Madrid, va subito fuori anche agli Internazionali BNL d’Italia, battuta in tre set da Bojana Jovanovski col punteggio di 2-6, 6-4, 7-6.
Eppure la partita si era messa bene per la danese, capace di chiudere il primo parziale in meno di 40 minuti di gioco grazie a due break e a delle buone percentuali al servizio – 75% di prime palle in campo, 16/24 vincenti. Poi, improvvisamente, il crollo. Ed è un crollo verticale, inaspettato, clamoroso. Jovanovski – che tra le altre cose non vinceva una partita da gennaio -, si infortuna alla gamba sinistra nel bel mezzo del secondo set; ciononostante, però, rimane stoicamente attaccata alla partita e, complice anche qualche regalo della sua avversaria, riesce a portare a casa la seconda frazione di gioco e a riaprire il match. Nel terzo va in scena l’ennesimo, drammatico atto della tragedia danese. Caroline, in vantaggio 4-1, si fa recuperare fino al 4-4. Il set si trascina fino al tie break, nel quale Wozniacki spreca un altro vantaggio. La danese infatti sembra in assoluto controllo fino al 5-2, ma la Jovanovski non molla, mette in fila 5 punti consecutivi e completa un’altra rimonta, assicurandosi la vittoria.
Va avanti Dominika Cibulkova, che recupera un set di svantaggio a Kristina Mladenovic e si impone col punteggio di 1-6, 6-2, 6-2. Dopo un primo set da incubo, dominato in lungo e in largo dalla francese di origini serbe (che proprio oggi compie 20 anni), Cibulkova è stata brava a ritrovare il filo del gioco, assicurandosi il secondo parziale. Il terzo è praticamente la fotocopia del secondo; la slovacca, grazie a due break di vantaggio, chiude il set e fa suo il match.
Accede al secondo turno anche Maria Kirilenko, numero 12 del seeding. La russa ha avuto la meglio su Anabel Medina Garrigues, battuta con un doppio 6-3. La spagnola, reduce dai quarti di finale di Madrid – nei quali si è concessa il lusso di infliggere un 6-0 a Serena Williams prima di cederle il passo -, gioca una buona partita senza tuttavia riuscire mai a imporre il suo gioco. Kirilenko serve bene per tutto il match e risponde anche meglio, mettendo spesso in difficoltà Medina Garrigues, che chiuderà il secondo parziale con il 45% di prime vincenti (9/20) e altri due break subiti.
Esce di scena Ana Ivanovic, eliminata dalla più piccola delle sorelle Radwanska, Urszula. Dopo un primo set sostanzialmente equilibrato – caratterizzato da 4 break, 1 in favore della serba, 3 in favore della polacca -, vinto dalla Radwanska per 6-4, Ivanovic ha alzato il suo livello di gioco, riuscendo ad ottenere di più con la prima di servizio (dal 53% del primo parziale passa all’81% del secondo). Sale il livello anche nei turni di risposta e, più in generale, la serba sembra più solida, mentre il rendimento della polacca cala sensibilmente. Ivanovic si aggiudica il secondo parziale per 6-2 e porta la partita al terzo. Nel set decisivo Radwanska va subito sul 3-1 e mette il match in discesa; Ivanovic non riesce a risalire e affonda definitivamente perdendo il servizio una seconda volta. Finisce 6-2 per la polacca, che nel prossimo turno affronterà la giapponese Ayumi Morita.
Vince anche Petra Kvitova, che raggiunge gli ottavi di finale battendo Sabine Lisicki per 6-4, 0-6, 7-5. La ceca, testa di serie numero 8, ha avuto bisogno di un’ora e 43 minuti di gioco per avere la meglio sulla tedesca. Dopo aver vinto il primo parziale Kvitova scompare dal campo, perde tre volte il servizio e non evita il bagel. Nel terzo però Petra si riprende, cresce con la seconda (passa dall’improponibile 12% di resa del secondo set al 58% del terzo), ottiene tre break e vince 7-5.
Passano anche Wickmayer (che si è aggiudicata il derby belga con Flipkens – 6-4, 6-0 il punteggio), Jie Zheng, Julia Goerges, Varvara Lepchenko e Romina Oprandi.
PRIMO TURNO
B Jovanovski b. [10] C Wozniacki 2-6, 6-4, 7-6(5)
[14] D Cibulkova b. K Mladenovic 1-6, 6-2, 6-2
[12] M Kirilenko b. [Q] A Medina Garrigues 6-3, 6-3
U Radwanska b. [15] A Ivanovic 6-3, 2-6, 6-2
V Lepchenko b. [Q] L Tsurenko 6-4, 6-2
Y Wickmayer b. K Flipkens 6-4, 6-0
J Goerges b. [Q] A Hlavackova 2-6, 6-4, 6-4
J Zheng b. M Rybarikova 7-6(0), 6-3
C Suarez Navarro b. [11] N Petrova 3-6, 6-2, 7-6(1)
R Oprandi b. A Pavlyuchenkova 6-2, 6-0
SECONDO TURNO
[1] S Williams b. L Robson (GBR) 6-2, 6-2
[8] P Kvitova b. S Lisicki (GER) 6-4, 0-6, 7-5
[Q] S Halep b. [4] A Radwanska 6-7(2), 6-1, 6-2
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