
ROBERTA SI ARRENDE, KIM SI RITIRA
‘s-Hertogenbosch (Olanda) – Tra pioggia e sorprese, il WTA sull’erba olandese da 220 mila dollari si avvia alla conclusione, eleggendo la sua prima finalista. Kim Clijsters, favorita per la vittoria finale, deve purtroppo arrendersi ad un infortunio fisico, spalancando le porte della finale alla qualificata Urszula Radwanska, n.64 del mondo. Dura pochi minuti invece l’ultima presenza azzurra al torneo. Nella prosecuzione del quarto di finale interrotto ieri dalla pioggia, la nostra Roberta Vinci cede alla qualificata Kirsten Flipkens, che alla fine fa suo il match per 6-4 7-6. Nel pomeriggio la belga, n.262 del mondo ma con un passato da top 100, cede abbastanza nettamente alla russa Nadia Petrova, che passa in finale con il punteggio di 6-4 6-2. Speranze azzurre invece nel doppio, in cui potrebbe esserci una finale tutta italiana. Ad Eastbourne, la finale sarà tra Tamira Paszek e Angelique Kerber.
Roberta non rimonta. Giocarsi tutto in un tiè-break secco non è facile, soprattutto se si è costretti a vincerlo per restare in partita. Lo sa bene Roberta Vinci, che paga a caro prezzo le amnesia di ieri, finendo per abbandonare il torneo vinto lo scorso anno. Si riprende sul 6-4 6-5 per la Flipkens e 40-15 per l’azzurra al servizio. Roberta tiene in battuta e prova a giocarsi il tutto per tutto al tiè-break. Il buon dinamismo della 26enne belga non concede molto alla tarantina, che resta di fatto inerme scivolando sotto sul 6-3, prima di arrendersi per 7 punti a 5. Un match sulla carta favorevole, si conclude male per Robertina, mentre permette alla Flipkens di tornare in semifinale ad ‘s-Hertogenbosch dopo due anni. La sua corsa però dura poco, visto che esce sconfitta da Nadia Petrova, che vola in finale liquidando la belga con un comodo 6-4 6-2.
La prima di Urszula. ‘s-Hertogenbosch regala gioie anche ad un altra qualificata: Urszula Radwanska. La giovane sorella di Agnieszka, n.64, conquista infatti la sua prima finale della carriera, approfittando dell’ennesimo ko fisico di Kim Clijsters. La belga, tornata in attività dopo 3 mesi, è costretta a non scendere in campo per via di un problema ai muscoli addominali. Un ritiro si spera a carattere precauzionale, così da poter essere ai nastri di partenza da lunedi al suo ultimo Wimbledon della carriera. Inevitabile comunque la gioia per la giovane polacca dal passaporto tedesco, che proverà a giocarsi tutte le sue carte nella finale di domani contro Nadia Petrova.
Doppio azzurro. Sono decisamente superiori le presenza azzurre nel doppio, dove Sara Errani e Roberta Vinci sono già in finale. La coppia regina del Roland Garros resta in attesa del match di semifinale tra Nadia Petrova/ Maria Kirilenko, e l’altra coppia italiana che ci rappresenterà alle olimpiadi formata da Flavia Pennetta e Francesca Schiavone.
Ad Eastbourne Bartoli al tappeto. Sorprese giungono anche da Eastbourne, altro evento “combined” dal 640 mila $ di montepremi. La pioggia è ancora protagonista, ritardando le due semifinali del torneo femminile. Nella prima Tamira Paszek, n.59 del mondo, ipnotizza Marion Bartoli, che conferma in pieno il suo attuale momento poco felice. Nella seconda sfida diretta l’austriaca manda in tilt la labile difesa della francese, che resiste come può ma alla fine è costretta a cedere. Oltre 3 ore di lotta condannano la transalpina, incapace di alzare il ritmo e di esprimere il suo miglior tennis. Al contrario, invece, la Paszek resta sempre ancorata alla sua avversaria, anche quando perde il primo set, che la Bartolì fa suo per 6-4. La Paszek non molla, e passo dopo passo opera la sua magistrale rimonta, aggiudicandosi i successivi due parziali per 7-5 6-4. Per lei sarà la 4° finale in carriera, con 2 successi già in bacheca. Sara la 4° finale della carriera anche per l’altra finalista, Angelique Kerber, n.8 del mondo e testa di serie n.5 del torneo. La giovane tedesca non si risparmia, e nella 4° sfida diretta contro la ceca Klara Zakopalova, n.36, domina senza problemi con un secco 6-0 6-3.
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