
ORIENTE FATALE
Seoul (Corea del Sud) – Proprio ieri raccontavamo le ottime gesta nei rispettivi tornei di Julia Goerges e Maria Kirilenko, esaltandone, oltre che la proverbiale bellezza, anche le doti tecniche. Oggi, a 24 ore di distanza, la bellezza è certamente rimasta, mentre le doti tecniche hanno lascito un po’ a desiderare, uscendo entrambe sconfitte dai loro match. La tedesca, in quel di Seoul, lotta bene nel primo set, per poi cedere malamente per 7-6 6-1 a Maria Josè Martinez Sanchez. Oltre la spagnola vanno in semifinale anche Polona Hercog, Galina Voskoboeva e Klara Zacopalova. A Goangzhou, in Cina, salta la russa n.1 del tabellone, che fallisce l’accesso in finale dopo oltre 3 ore di battaglia contro la sudafricana Chanell Sheepers, che vince 7-5 5-7 6-4. L’altra finalista è Magdalena Rybarikova, che fa fuori la padrona di casa Jiè Zheng per 7-5 6-3.
Julia si arrende. Seconda sfida diretta e seconda sconfitta per Julia Goerges contro Maria Josè Martinez Sanchez, n.36 del mondo ed ex regina di Roma nel 2010. La tedesca, arrivata in Corea come testa di serie n.3, viene trascinata nella lotta di un primo set durissimo e giocato praticamente alla pari. Stesse percentuali al servizio, tre break concessi a testa e un sol punto di differenza alla fine, giustificano in pieno il durissimo tiè-break finale durato ben oltre l’ora di gioco. Alla fine a spuntarla è la spagnola, che trova il guizzo finale per chiudere 8 punti a 6. Per la bella tedesca è un duro colpo, che nel secondo set le spegne di fatto ogni velleità. La spagnola non molla, continuando nel suo gioco aggressivo e poco falloso, rimando ancor più solida al servizio. Sono infatti 0 le palle break concesse dalla Martinez Sanchez, che si stacca sin dalle prime battute, proiettandosi definitivamente verso il 6-1 finale.
Polona e le altre. Si rivede dopo un paio di mesi anche la slovena Polona Hercog, che ritorna in una semifinale dopo quella di Palermo lo scorso luglio. La n.5 del torneo supera in maniera abbastanza agevole la slovacca Dominika Cibulkova, n.4, con il punteggio di 6-3 6-1. Tra le migiori quattro anche Galina Voskoboeva, 6-2 6-3 a Vera Duschevina e Klara Zakopalova, 6-2 4-6 6-1 a Vania King.
La prima di Chanelle. Si ferma anche il cammino di Maria Kirilenko sul cemento cinese di Guangzhou. La n.1 del piccolo torneo asiatico si lascia ipnotizzare in semifinale dalla sudafricana Chanelle Scheepers, che dopo una battaglia di 3 ore e 20 minuti, porta a casa la sua prima finale WTA della carriera. La 27 enne di Harrismith, n.73 del mondo, neutralizza l’ottima propensione offensiva della Kirilenko, che game dopo game viene trascinata in una lotta all’ultima palla. Il servizio non è molto amico delle due giocatrici, e i game chiusi ai vantaggi si sprecano. Questo allunga il match, rendendolo comunque agonisticamente molto valido. La Scheepers fa suo il primo parziale per 7-5 per poi arrendersi con lo stesso punteggio nel secondo. Il gioco quasi allo specchio delle due si trascina anche nel terzo set, dove alla fine a cedere è la russa, che nonostante 2 punti in più in tutto il match,(122 a 120),finisce per perderlo 6-4 dopo oltre 3 ore. Domani la sudafricana troverà lungo la sua strada la giovane Magdalena Rybarikova, alla sua terza finale in carriera dopo i precedenti due successi di Memphis 2011 e Birmingham 2009. La slovacca, n.72 WTA, riesce a far suo il match contro al padrona di casa Jie Zheng, spuntandola dopo 1 ora e 44 per 7-5 6-3.
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