
WTA, QUANTI FACILI RITORNI: LA CONCORRENZA DOV’E’?
Tennis. Quanti ritorni nel tennis femminile, allora la domanda sorge spontanea: troppo forti le “vecchie” o eccessivamente debole la concorrenza? Come sempre, la verità sta nel mezzo: l’ultima è stata la Hingis, seppur in doppio, ma con successi impressionanti.
Un discorso medesimo potrebbe essere fatto con Serena Williams, indubbiamente una delle più forti giocatrici di tutti i tempi, ma giunta alla soglia dei 35 anni continua il suo totale dominio che anche se non vincitrice, l’ha vista in finali Slam tre volte su tre anche in questo 2016. A fermarla è stata la giovane Muguruza a Parigi, ma prima di lei una 28enne tedesca di nome Kerber e prima ancora una 32enne di Taranto, poi sconfitta da una 33enne brindisina. Da ciò si evince quanto deboli siano le protagoniste future di questo sport, che facilitano dunque i rientri clamorosi di vecchie glorie.
L’ultima in ordine di tempo è stata a Gstaad niente meno che la 37enne Patty Schnyder: senza successo, grazie ad una wild card ma ci ha provato. Ci è riuscita invece la Hingis, che ha fatto sfraceli in doppio dal suo rientro, diventando n.1 del mondo in coppia con la Mirza: meno fortunata in singolare, a 18 anni dall’ultima volta. E’ avvenuto in Fed Cup, in verità contro una delle migliori giocatrici come la Radwanska.
Il passato ci ha spesso regalato rientri illustri e vincenti, clamoroso quello della Clijsters che, seppur dopo meno un anno di inattività, torna e vince gli Us Open. Così come la tormentata vita e carriera della Capriati, fatta di ritorni continui ed alcuni di questi anche con discreto successo: un’altra la belga, la Henin, che torna dopo due anni nel 2010 e arriva sino alla finale di Melbourne, disputando poi un buon Roland Garros.
Cosa c’è all’orizzonte? La Bouchard si è già sciolta, la Bencic già presa da acciacchi, la Keys è un buon prospetto ma ancora acerba: la sensazione nett è che, tornasse oggi la Pennetta, sarebbe pienamente in grado i lottare per difendere dignitosamente il titolo Us Open 2015.
Nessun Commento per “WTA, QUANTI FACILI RITORNI: LA CONCORRENZA DOV'E'?”